Pendolo e Bacchetta

La radiestesia ( dal latino – radius = raggio e dal greco aistesis = sensibilità) è la scienza che mediante captazione delle radiazioni (energie) che ogni corpo  o sostanza emette, ci consente di scoprire /oggetti/persone nascoste, conoscerne l’ubicazione, l’entità, la natura, la specie, la qualità e l’influenza che esercitano gli uni sugli altri. Gli strumenti sono il pendolo e la bacchetta. Questi due strumenti hanno origini antichissime … sono stati rinvenuti alcuni graffiti nelle grotte della Francia dove le immagini risalenti al Quaternario riporterebbero uomini che utilizzavano bacchette o pendoli. Esperti rabdomanti sono stati i cinesi, ma anche romani ed etruschi usavano tali pratiche che risalirebbero sino a 2000 anni prima della nostra era, dove i rabdomanti venivano consultati per ogni cosa dalla più piccola alla più grande come costruire templi e palazzi. Per ogni cosa naturale e quindi non capibile da tutti , nell’epoca buia del medioevo fu abolito severamente l’utilizzo di questi strumenti per un lungo periodo in quanto pratica definita non spirituale. In pochi quindi continuarono ad utilizzare  in segreto questi oggetti e si tramandarono il sapere sino ai nostri giorni. Alcuni accorgimenti: il pendolino deve essere scelto come per tutte le pietre empaticamente, il cristallo di rocca e l’ametista restano comunque quelli più comuni ed indicati per iniziare entrando in sintonia con le energie in modo più fluido e rapido. Il filo sarebbe meglio di seta dato che trasmette meglio la vibrazione, in caso non si possa sostituirlo l’argento o filo normale andranno bene comunque. Il filo non dovrebbe superare gli 8cm se si utilizzerà su un piano, se l’utilizzo è in piedi invece la lunghezza potrà essere 15/20cm. Il piano che utilizzeremo dovrà essere libero da altre fonti energetiche e coperto da stoffa o panno bianco o nero. Il pendolino dovrà essere purificato con acqua fredda corrente o aura-soma e caricato in luna crescente. Si potranno programmare con intenzioni e lasciare poi per una  notte alla luna piena. Il giorno seguente si utilizzerà il pendolo tenendo la corda con il pollice e l’indice e si chiederà quale è il suo si ed il suo no. Perché ogni cristallo ha il suo giro orario / antiorario / destra/sinistra o diagonale Appurato questo ringraziamolo. A questo punto il cristallo sarà in connessione con noi e quindi dovremmo evitare che altri lo usino o tocchino … riponendolo in un apposito sacchettino, in caso erroneamente o per esigenza fosse toccato bisognerebbe purificarlo nuovamente e ricaricato nuovamente (pratica possibile ogni qualvolta ne sentiamo il bisogno). Per ogni pratica bisogna avere il “testimone”, cioè quell’oggetto che ci serve per iniziare la pratica,
  1. voglio capire se il fiore di bach agrimoni posso utilizzarlo:
dovrò avere difronte a me o una foto o la boccetta o la scritta dell’oggetto di cui voglio sapere. La pratica: stato psicofisico perfetto, quindi non quando si è agitati/arrabbiati/stanchi ecc. la mete deve essere libera, quindi sarebbe idoneo fare prima meditazione o comunque pratica di rilassamento. Sarebbe conveniente visualizzare cerchio (o altro simbolo) di protezione intorno a voi, per evitare influenze di altri generi. Evitare intorno a voi o di essere affiancati da persone scettiche che possono influenzare l’energia della pratica. Finiti i consulti ringraziare e riporre il pendolo. Come agisce il pendolo: ogni cosa ha la sua vibrazione che può essere rintracciata dal pendolino canalizzando  l’intento che in quel momento abbiamo, trovare qualcosa di perso, capire se la tal cosa  può essere giusta o no per noi,cibi e antibiotici che possono aiutarci o danneggiarci ecc. Quindi  queste vibrazioni verranno in contatto con il pendolo provocando il moto che ci darà risposta.